domenica 4 ottobre 2020

BEN VENGA IL 3-0 A TAVOLINO PER LA JUVENTUS


Come spesso capita quando di mezzo c’è Napoli, è partita puntuale la corsa al sospetto che dietro la decisione della ASL Napoli 1 Centro ci sia stata la SSC Napoli e il suo presidente Aurelio De Laurentiis.

Social media, blog, persino TV e testate giornalistiche, hanno lasciato intendere che la società partenopea abbia autonomamente deciso di non partire, usando il comunicato dell’ASL come foglia di fico a coprire mancanze e paure, quasi che l’Azienda Sanitaria fosse gestita da teste di legno e da tifosi.

Le accuse, poco velate, arrivano soprattutto dai sostenitori di una squadra e di una società che stava per ingaggiare un calciatore al centro di una truffa per l’ottenimento della cittadinanza italiana, truffa per la quale solo quella società poteva (anche inconsapevolmente) trarre beneficio. Però in quel caso (nonostante l’eventuale vantaggio della Juventus fosse ben più chiaro e corposo rispetto alla presunta convenienza del Napoli nel non partire per Torino), gli stessi media si sono ben guardati dallo speculare o dal lanciare accuse ad una società che, fino a prova contraria, non risultava coinvolta. Anzi, hanno fatto a gara per difenderla.

Ora questi sostenitori, sui social media, sui blog e nelle redazioni di giornali e TV, pretendono la vittoria a tavolino della Juventus sul Napoli.

E stavolta io sono d’accordo con loro.

Ben venga l’imposizione della Lega Calcio a lasciare invariato il programma.

Ben venga l’ingresso in campo della Juventus alle 20:45.

Ben venga il 3-0 a tavolino a favore dei bianconeri.

Anzi, il presidente del Napoli De Laurentiis, con la squadra titolare bloccata a Napoli dalla decisione dell’ASL, avrebbe dovuto mandare a Torino la squadra Primavera che, a quanto pare, non aveva l’obbligo di isolamento fiduciario. Così avrebbe evitato la possibile sconfitta a tavolino e fatto contenti tutti quei tifosi italiani che sono certi che dietro la decisione dell’ASL ci sia il Napoli.

In questo modo la squadra bianconera sarebbe stata certa di ottenere i tre punti sul campo, anziché tramite il giudice sportivo.

Situazione molto cara alla storia di quel clubbasti ricordare il 10 giugno 1961

Eppure c’è un mondo che la pensa diversamente. Ad esempio, “Il Napolista”, attraverso il suo direttore, predica da giorni nel deserto. Ma se qualcuno dubita della buona fede della testata, ritenendola troppo schierata, vada a dare un’occhiata alle cosiddette “voci autorevoli”. In un mondo giornalistico sempre più fazioso, persino “La Repubblica”, attraverso gli articoli di Fabrizio Bocca, noto giornalista sportivo e amministratore di uno dei migliori siti sportivi in Italia,  è schierata sulle medesime posizioni di Massimiliano Gallo, scrivendo chiaramente di “comportamento irresponsabile da parte degli organi del calcio”.

Ma se per gli “organi del calcio” è irrinunciabile giocare per motivi meramente economici, per i tifosi è indispensabile arraffare (anche a tavolino) i tre punti che, nonostante i contagi in aumento ed un campionato dal futuro incerto, sono l’unica cosa che conta.

Però se tramite la giustizia sportiva dovesse arrivare il 3-0 per i bianconeri (che auspico, per mettere fine all'ipocrisia di un regolamento assurdo), il mondo del calcio smetta di chiedersi perché la Juventus è così poco amata da tanti italiani.

Roberto Liberale


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