martedì 18 maggio 2021

NEI PANNI DI CALVARESE. IN MEMORIA DI FOURNEAU...

 

E bravi i nostri leoni da tastiera, adesso siete tutti coalizzati contro il povero Calvarese. Nessuno che sia disposto a mettersi nei panni dell’arbitro. Provate voi ad arbitrare la squadra più titolata della Serie A, emanazione della famiglia più potente nel paese e della principale azienda nazionale, con alle spalle organi di informazione, e con milioni di tifosi al suo seguito.

È vero, “Calva” ha fatto disastri sabato scorso, forse era confuso, poi arbitrare le grandi squadre in partite importanti non è semplice, ci sono troppe pressioni intorno. Non si può finire sempre per pensare ad un piano preordinato per favorire questa o quella squadra.

Immaginate solo per un attimo, in una sorta di “sliding door”, che Calvarese non avesse fischiato il rigore a Cuadrado. Oppure che il VAR gli avesse fatto cambiare idea. Cosa sarebbe successo? Bufera mediatica, giornali che titolano “Calvarese killer della Juventus”, oppure “Un pessimo arbitraggio elimina la Juve dalla corsa Champions”. Decisione difficilissima, qualsiasi cosa fai sbagli.

Avrebbero messo insieme quell’episodio con l’espulsione di Betancur ed il gol convalidato all’Inter all’83’, senza forse neanche analizzare i singoli avvenimenti. Si sarebbe scritto e parlato di atteggiamento irritante e prevenuto del direttore di gara contro i bianconeri. Persino gli ex calciatori juventini che hanno criticato Calvarese avrebbero parlato di errori decisivi contro i bianconeri.

Non ci credete? Allora dico solo un nome: Francesco Fourneau. Per chi non lo ricorda, si tratta dell’arbitro di una Crotone-Juventus giocata il 17 ottobre scorso. Stabilì praticamente un record per il nostro calcio, fischiando un rigore a favore del Crotone, espellendo Federico Chiesa, ed annullando un gol a Morata. Risultato finale 1-1. In pochi parlarono di una Juventus solo lontana parente di quella vincente e dominatrice delle ultime nove stagioni. Si parlò invece molto di Fourneau, vista la situazione totalmente inedita per il calcio italiano degli ultimi anni.

Da un lato fu accusato di essere il tifoso anti-juventino per eccellenza, dall’altro fu definito un eroe, con tanto di ironia sul suo futuro. Il Napolista, più seriamente, scrisse “Sarà interessante seguire la carriera dell’arbitro Fourneau”.

Si tratta (o forse si trattava) di uno degli arbitri più promettenti tra le nuove leve. Ma dopo di allora ha arbitrato appena 8 partite in Serie A (ben 20 tra i suoi colleghi hanno arbitrato più partite di lui in Serie A in questa stagione). Tra le “grandi”, dopo Crotone-Juventus, ha arbitrato solo una volta il Milan (contro il Parma). Nessuna partita di cartello e annata ai margini. Perché si sa, è arbitrando le grandi che si fa carriera.

Al di là dell'episodio citato, purtroppo si tratta di un annata particolarmente sfortunata per Fourneau. Anche se non c'è alcuna relazione con la sua stagione da comprimario, l'arbitro romano si è trovato coinvolto in una vicenda ancora tutta da chiarire e che potrebbe avere conseguenze sulla sua carriera. Infatti, il suo nome è anche apparso in alcuni messaggi WhatsApp nell’ambito dell’inchiesta relativa allo scandalo delle valutazioni arbitrali truccate. Non conosciamo lo sviluppo delle indagini, ma chissà se la frase de “Il Napolista” non sia stata inconsapevolmente profetica. E non si sa se per cause non direttamente imputabili a lui, ma che comunque (se provate e confermate) restano gravi, ciò dovesse sfociare nella precocissima fine della carriera del giovane arbitro. 

Vista la "malasorte" che è toccata a Fourneau dopo il primo (ed ultimo) arbitraggio sfavorevole alla Juventus, come minimo per scaramanzia, siete ancora certi che nei panni di Calvarese non vi sareste comportati come lui

Roberto Liberale