Il mondiale delle outsider?
Questo è il refrain che si legge e si ascolta in attesa delle
semifinali.
Eppure Belgio, Francia, Inghilterra e Croazia si sono presentate al
mondiale di Russia con un ranking niente male. Rispettivamente il 3°, il 7°, il 12° e il 20°. Hanno sicuramente approfittato di alcuni vantaggi del tabellone, ma hanno comunque espresso un calcio
moderno e dinamico.
Il gol coreano che elimina la Germania |
Ma ciò non è bastato a molti appassionati che hanno fatto trasparire
la loro delusione per il fatto che tutte le quattro grandi favorite della
vigilia, Germania, Brasile, Spagna e Argentina (12 titoli in quattro), siano
rimaste fuori dalla competizione troppo presto. Una cosa mai avvenuta nella storia dei mondiali.
Inoltre
era dal 1966 che alle semifinali non si presentavano quattro squadre che insieme avevano
totalizzato appena due titoli mondiali.
Ma ciò è troppo poco per sminuire questi mondiali. Il calcio cambia,
progredisce, ed è necessario capire quale fosse la reale forza di ciascuna
squadra prima dell’inizio della manifestazione russa.
Mbappè. nuova star del calcio francese |
Questo parametro è l'esperienza dei calciatori di ogni nazionale a disputare gare di alto profilo e l'abitudine di vincere con le proprie squadre di club.
Un rapido studio delle rose delle quattro semifinaliste mostra uno scenario
interessante.
La Francia ha nella sua rosa ben 18 calciatori che nella scorsa
stagione hanno militato in squadre che hanno giocato in Champions League (a
partire dalla fase a gironi). Seguita da Belgio con 17, Inghilterra con 16 e
Croazia con 8.
Di contro le grandi favorite avevano numeri analoghi. Spagna e
Germania 18 calciatori, Germania con 16 e Argentina con 13.
Griezmann, vincitore dell'Europa League |
Però la Francia ne ha altri 4 che hanno giocato l’ultima Europa
League, così come 6 ne ha la Croazia, 2 l’Inghilterra e 1 il Belgio. Mostrando di fatto
che le rose di tutte le quattro semifinaliste sono ricche di calciatori con
esperienza internazionale, quantomeno nelle coppe europee, vero banco di prova
per i calciatori del XXI secolo. Esperienza pari se non superiore a quella dei
calciatori delle quattro storiche favorite.
In effetti la Spagna aveva in rosa altri 3 calciatori che avevano
giocato nell’ultima Europa League, stesso numero della Germania. L’Argentina ne aveva 2 e
nessuno il Brasile.
Può bastare questa mera contabilità a stabilire un indice di
esperienza e abitudine alle sfide di alto livello?
Probabilmente no.
Ecco che ci viene in aiuto il punteggio UEFA per discriminare chi tra
i protagonisti di questo mondiale giocava in squadre che hanno fatto una stagione
di alto livello e chi invece ha giocato in squadre che non hanno fatto una vera
differenza con le altre.
Assegnando pedissequamente a ciascun giocatore presente nelle rose delle
otto squadre prese in esame gli stessi punti UEFA della squadra di club in cui ha
giocato nel 2017-18, la classifica che verrebbe fuori sarebbe la seguente:
- Spagna 538
- Francia 450
- Brasile 421
- Germania 417
- Inghilterra 375
- Belgio 332
- Argentina 295,5
- Croazia 263,5
Già da questo primo prospetto si nota che l’Argentina, contrariamente a
quanto si pensa comunemente, non aveva una rosa con molti calciatori abituati ai successi europei.
Ma i numeri di questa classifica sono troppo generici.
È necessario raffinarli ulteriormente.
Sarà a questo punto indispensabile esaminare chi effettivamente è
entrato in campo in questo mondiale, ed analizzare come è andata quest’ultima
stagione per la squadra di provenienza di ciascuno.
Tutto ciò servirà a costruire in maniera meno empirica un “indice
di esperienza nelle coppe europee” e un “indice di abitudine alle gare di
alto livello”.
Per il primo indice si calcola per ciascun giocatore (effettivamente
entrato in campo in Russia 2018) un primo coefficiente di presenza ai mondiali
pari a:
- 1, se il calciatore ha giocato dall’inizio alla fine
- 0,75, se il giocatore è stato sostituito
- 0,25, se il calciatore è subentrato·
In questo modo la somma dei coefficienti di tutti i calciatori farà
sempre 11.
Questo coefficiente va poi moltiplicato per un altro coefficiente, frutto
delle partite giocate in Champions League ed Europa League.
Il numero di partite (dalla fase a gironi in poi) va diviso per 10 nel
caso della Champions e per 15 nel caso dell’Europa League.
Il risultato darà l’indice di esperienza nelle coppe per ciascun
calciatore. La somma dei coefficienti dei calciatori presenti in campo
restituirà un indice generale della squadra per ciascuna partita.
INDICE DI ESPERIENZA NELLE COPPE
2017-18
|
|
|
||||
Squadra
|
Partita 1
|
Partita 2
|
Partita 3
|
Partita 4
|
Partita 5
|
MEDIA
|
Francia
|
9,87
|
9,67
|
10,07
|
9,67
|
9,77
|
9,81
|
Inghilterra
|
8,45
|
7,75
|
7,36
|
8,40
|
8,58
|
8,11
|
Belgio
|
7,28
|
7,25
|
6,78
|
7,55
|
7,80
|
7,33
|
Croazia
|
7,58
|
7,54
|
5,29
|
7,54
|
7,86
|
7,16
|
Confrontiamo ora questa tabella con quella delle quattro squadre favorite.
INDICE DI ESPERIENZA NELLE COPPE
2017-18
|
|
|
||||
Squadra
|
Partita 1
|
Partita 2
|
Partita 3
|
Partita 4
|
Partita 5
|
MEDIA
|
Spagna
|
11,93
|
11,95
|
11,58
|
11,78
|
-
|
11,81
|
Germania
|
11,05
|
10,82
|
10,25
|
-
|
-
|
10,71
|
Brasile
|
9,95
|
9,33
|
8,93
|
9,18
|
8,78
|
9,23
|
Argentina
|
6,80
|
6,30
|
6,65
|
7,60
|
-
|
6,84
|
Si nota subito come sia Spagna che Germania abbiano messo in campo,
nelle loro partite, gente molto esperta nelle coppe internazionali, almeno per l'edizione 2017-18.
Però si nota anche come il coefficiente esperienza del Brasile sia addirittura leggermente inferiore a quello dei francesi.
E si nota come i calciatori inglesi siano meno sprovveduti di quanto
qualcuno poteva pensare.
La papera di Caballero contro la Croazia |
La tabella ci mostra infine quanto le squadre schierate da Jorge Sampaoli, nelle
quattro partite dell’Argentina, fossero formate da calciatori molto meno avvezzi alle competizioni europee rispetto alle altre big.
Se poi depuriamo i dati delle quattro semifinaliste dai coefficienti acquisiti
nella terza giornata (si può notare quanto turnover sia stato fatto, in
particolare dalla Croazia, già qualificata e virtualmente prima nel girone già
dopo la seconda partita), il gap tra le semifinaliste e le ex favorite si riduce ulteriormente.
Passiamo ora al secondo parametro preso in esame: il punteggio UEFA.
Il nostro “indice di abitudine alle gare di alto livello” è ottenuto moltiplicando
il coefficiente di presenza in campo per il punteggio UEFA della squadra in cui
si è militato nell'ultima stagione.
Maggiori saranno stati i successi della propria squadra di club, più
alto sarà il punteggio.
INDICE DI ABITUDINE ALLE GARE DI
ALTO LIVELLO 2017- 2018
|
|
|
|
|||
Squadra
|
Partita 1
|
Partita 2
|
Partita 3
|
Partita 4
|
Partita 5
|
MEDIA
|
Francia
|
238,25
|
230,25
|
213,5
|
230
|
234
|
229,20
|
Inghilterra
|
196,5
|
176,25
|
169,25
|
196,25
|
199,5
|
187,55
|
Belgio
|
159,75
|
154
|
142
|
173,5
|
184,5
|
162,75
|
Croazia
|
168,25
|
169,25
|
113
|
169,25
|
173
|
158,55
|
Stavolta il turnover nella terza partita è molto evidente.
Confrontiamo questi dati con quelli delle quattro favorite.
INDICE DI ABITUDINE ALLE GARE DI
ALTO LIVELLO 2017-2018
|
|
|
|
|||
Squadra
|
Partita 1
|
Partita 2
|
Partita 3
|
Partita 4
|
Partita 5
|
MEDIA
|
Spagna
|
290,5
|
291,75
|
283,25
|
286,75
|
-
|
288,06
|
Germania
|
252,5
|
237,5
|
223,5
|
-
|
-
|
237,83
|
Brasile
|
232,25
|
219,5
|
209
|
213,75
|
204
|
215,70
|
Argentina
|
149,75
|
138,5
|
155,875
|
174,5
|
-
|
154,66
|
Si nota come le squadre messe in campo da Lopetegui e Loew fossero
ricche di calciatori vincenti. Ma ciò non è bastato.
In ogni caso le quattro semifinaliste hanno a loro volta numeri di altissimo
livello.
Eliminiamo la terza partita (inutile e piena di rincalzi per tutte le
quattro semifinaliste) per avere dei dati più omogenei.
INDICE DI ABITUDINE ALLE GARE DI
ALTO LIVELLO 2017-2018
|
|
|
|
|||
Squadra
|
Partita 1
|
Partita 2
|
Partita 3
|
Partita 4
|
Partita 5
|
MEDIA
|
Francia
|
238,25
|
230,25
|
-
|
230
|
234
|
233,13
|
Inghilterra
|
196,5
|
176,25
|
-
|
196,25
|
199,5
|
192,13
|
Croazia
|
168,25
|
169,25
|
-
|
169,25
|
173
|
169,94
|
Belgio
|
159,75
|
154
|
-
|
173,5
|
184,5
|
167,94
|
Il croato Modric, campione d'Europa col Real Madrid |
Nelle partite decisive la Croazia ha messo in campo il suo meglio in
termini di esperienza ed abitudine a vincere. Cosa che l’Argentina ha fatto
solo negli ottavi di finale, come si può rilevare in tabella. Ma forse era
troppo tardi.
In sostanza le quattro squadre superstiti, seppur meno blasonate rispetto alle quattro favorite alla vigilia dei mondiali, sono formate da calciatori di valore, con un'ottima esperienza nelle coppe europee ed anche abbastanza abituati alle grandissime sfide, visti i club di appartenenza.
Un ultima osservazione riguardo il turnover.
Le quattro semifinaliste hanno tutte fatto turn-over (più o meno ampio) alla terza
partita, facendo riposare alcuni uomini chiave.
Probabilmente affaticarsi senza sosta in campo prima o poi stanca.
Soprattutto in una manifestazione di un mese.
E far riposare qualcuno può sembrare strano a molti tradizionalisti
("squadra che vince non si cambia..."), ma è saggio.
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