LA MALEDIZIONE ARGENTINA
Lo sgarbo agli dei del calcio deve essere stato enorme. Lui stesso non ne ha mai completamente capito la portata, vantandosi di quel gesto da sempre. Il più grande calciatore di tutti i tempi ha forse scatenato una maledizione sulla sua nazionale.
La "Mano de Dios" |
Il 22 giugno del 1986 la "mano de Dios" regalò all'Argentina uno dei gol più controversi della storia del calcio e allo stesso tempo aprì la strada al secondo titolo mondiale conquistato dalla nazionale albiceleste. Diego Maradona ci ha prima scherzato su, poi è diventato sempre più serio. Sta di fatto che da allora in poi l'Argentina ha vinto poco o nulla.
Le invocazioni al cielo di Diego Maradona durante le partite della sua Nazionale durante questo mondiale sembravano quasi delle preghiere pagane verso quegli dei del calcio che lui prese in giro e irritò forse irrimediabilmente quel giorno.
Aver segnato, pochi minuti dopo quell'affronto, il gol più bello della storia del calcio servì forse solo ad ottenere il perdono temporaneo. Il dio profano del calcio riuscì solo in quel mondiale essere più forte degli Dei del calcio.
Da quel giorno la Coppa del Mondo si voltò dall'altro lato. Persino quando nelle fila dell'Argentina ha giocato il miglior giocatore del pianeta dopo Maradona.
ITALIA 90
Torniamo indietro nel tempo. Dopo quel mondiale, se le cose potevano andare storte, ci andavano.
Nel 1990, dopo aver superato il turno eliminatorio in maniera complicata, e solo come ripescata, l'Argentina fece fuori in un modo o nell'altro tutte le sue avversarie fino alla finale. Fu molto fortunata contro il Brasile, anche i legni della porta sembravano giocare per loro. Poi ci pensò una borraccia malefica preparata da Maradona e dal massaggiatore argentino a fare addormentare almeno un paio di avversari. Altro episodio che di certo non attirò la benevolenza degli Dei del calcio.
VAI AL FILMATO: Il trucco della borraccia al "Roipnol"
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L'Argentina poi vinse ai rigori, al termine di partite molto difensive, contro Jugoslavia e Italia.
Alla fine perse nella maniera più crudele, ovvero con un rigore che non c'era, a pochi minuti dalla fine.
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L'infermiera accompagna Diego |
Argentina che sembrò da subito fortissima, quasi imbattibile. Poi la FIFA si rimangiò la parola che aveva dato a Maradona, pur sapendolo intossicato dalle droghe, e lo cacciò fuori dal mondiale. La squadra subì uno shock fortissimo e uscì fuori perdendo agli ottavi contro la Romania di un altro Maradona, quello dei Carpazi. Hagi, nato nella terra del Conte Dracula, un'altra coincidenza inquietante che si incrocia nella storia recente della Nazionale argentina.
VAI AL FILMATO: Maradona con l'infermiera dell'antidoping
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FRANCE 1998
La rosa del 1998 sembrava ancora una volta in grado di portare l'Argentina vicina alla coppa. Una rosa che naturalmente non contemplava più Diego Armando Maradona, ma che aveva aggiunto al suo interno giovani talenti come Hernàn Crespo, Javier Zanetti, Juan Sebastian Veron e Roberto Ayala.
Ancora una volta gli argentini iniziarono col piede giusto, vincendo il girone eliminatorio a punteggio pieno con 7 gol fatti e nessuno subito. Che potesse essere l'occasione buona lo si incominciò a pensare quando l'Argentina superò gli ottavi di finale battendo ai calci di rigore un'altra squadra maledetta, quell'Inghilterra alla quale i talenti non mancavano. Però l'Argentina tornò a casa ai quarti, superata dall'Olanda (altra squadra maledetta, guarda un po' quanti incroci...) dopo una partita drammatica e dopo un palo che impedì a Battistuta di segnare il gol qualificazione. Dennis Bergkamp trafisse il cuore degli argentini a tempo quasi scaduto.
VAI AL FILMATO: Il gol di Bergkamp
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SOUTH KOREA/JAPAN 2002
Nel 2002 la nazionale albiceleste sembrava ancora più forte rispetto a quelle del passato.
Soprattutto perché in panchina sedeva quel Marcelo Bielsa considerato il miglior commissario tecnico possibile per quella squadra.
Invece no. L'Argentina uscirà addirittura al termine del girone eliminatorio. L'Inghilterra compì la sua inutile vendetta eliminando di fatto gli argentini con una vittoria nella seconda partita. Argentina incapace di battere la Svezia nell'ultima partita e quindi a casa. Qualificazione inglese che servirà a poco vista la successiva eliminazione ai quarti. Ma di questo ne abbiamo già scritto.
VAI AL FILMATO: L'Argentina non riesce a battere la Svezia
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DEUTSCHLAND 2006
Ai Mondiali del 2006 Argentina schiera un giocatore estremamente talentuoso, il più forte argentino al mondo dopo Maradona. Lionel Messi sembrava la punta di diamante che poteva portare la nazionale albiceleste alla coppa dopo 20 anni.
In un girone considerato estremamente duro gli argentini vincono le prime due partite, la seconda con un punteggio roboante contro la Serbia Montenegro.
L'ottimismo in casa albiceleste era alto anche se agli ottavi se la videro brutta contro il Messico. Contro la giovane Germania però giocarono una partita a due facce. Tanto da subire il pareggio tedesco a 10 minuti dalla fine. Per poi perdere ai rigori. Una vera maledizione.
VAI AL FILMATO: Argentina fuori dai mondiali tedeschi
VAI AL FILMATO: Argentina fuori dai mondiali tedeschi
SOUTH AFRICA 2010
Maledizione che 4 anni dopo si materializzerà di nuovo con con la maglia della Germania. Neanche il carisma di Maradona in panchina bastò a salvare gli argentini da una disfatta storica. 0-4 e argentini a casa.
VAI AL FILMATO: Argentini umiliati dai tedeschi
VAI AL FILMATO: Argentini umiliati dai tedeschi
BRASIL 2014
Gli argentini non sanno più che pesci pigliare, hanno in squadra quello che viene universalmente considerato il miglior talento calcistico mondiale, forse uno dei migliori di tutti i tempi, ma non riescono ad andare a prendersi quella maledetta coppa.
Quella dei mondiali brasiliani è storia recente. Un bel cammino fino alla finale e troppe occasioni mancate nella partita decisiva. Fino a subire la terza sconfitta consecutiva dai tedeschi, stavolta ai supplementari. E il loro miglior giocatore, Leo Messi, ancora una volta mancato trascinatore.
COPA AMERICA
Il rigore alle stelle di Higuain |
VAI AL FILMATO: Il Cile vince la Copa America 2016 battendo l'Argentina ai rigori
RUSSIA 2018
Anche il 30 giugno 2018 si è compiuto l'inevitabile destino. Una federazione allo sbando che ha prodotto poco o nulla in questi ultimi anni, se non ripetuti cambi di guida tecnica, convocazioni spesso surreali, rinunce continue (per motivi astrusi) a calciatori che potevano essere utili alla causa, un girone di qualificazione sudamericano ai mondiali quasi sempre in retroguardia e biglietto staccato all'ultimo secondo dell'ultima partita.
CONCLUSIONI
E c'era chi riusciva anche ad essere ottimista. Probabilmente, come aveva scritto qualcuno, una mancata qualificazione dell'Argentina agli ultimi mondiali sarebbe stata un'ottima occasione per poi ricostruire una federazione ed una nazionale. Ed anche un modo per evitare ulteriori illusioni ai tifosi.
Vai all'articolo del 6 ottobre 2017
E c'era persino qualcuno che, dopo la qualificazione agli ottavi di Russia 2018 acchiappata nel finale di una brutta partita, è stato capace di dire che "spesso la storia cambia in un attimo e che ora per l'Argentina sarebbe iniziato un nuovo mondiale".
La partita con la Francia non è stata nient'altro che la conferma di ciò che avevamo già ripetutamente visto negli ultimi anni. Una storia maledetta.
E il perdono degli "Dei nel calcio" che tarda ad arrivare.
Sarebbe il caso che Diego Maradona prima o poi si scusasse per ciò che fece 32 anni fa. Può darsi che qualcosa possa cambiare da quel momento in poi.
Perché la protervia e la presunzione, unite alla furbizia e alla scorrettezza, non sono per forza sempre gradite.
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